FOOH: la guida completa alla Fake Out Of Home Advertising
Scopri cos’è la Fake Out Of Home (FOOH) advertising, come funziona e perché i brand la usano per creare contenuti virali che uniscono riprese reali e CGI.
In un panorama digitale sempre più saturo, i brand devono trovare modi sempre più d’impatto per catturare l’attenzione del pubblico. Una delle strategie più innovative e discusse degli ultimi due anni è proprio la FOOH, acronimo di Fake Out Of Home: una forma di advertising che combina riprese reali e CGI per creare contenuti altamente condivisibili, pensati per ingannare l’occhio, stupire e diventare virali per via dell’effetto “wow” che generano.
In questa guida scoprirai cos’è il FOOH, come funziona, perché sta diventando essenziale nelle strategie di marketing e quali sono i casi studio che hanno fatto scuola.
La Fake Out Of Home advertising è una tecnica che combina location reali, riprese video anche amatoriali ed elementi CGI fotorealistici per creare l’illusione che un prodotto o un oggetto dalle dimensioni gigantesche, e dunque non naturali, si trovi davvero nel mondo fisico. L’effetto è volutamente “al limite tra realtà e impossibile”.
L’obiettivo del FOOH è far sì che il pubblico si chieda: “È reale? È successo davvero?”, e nel frattempo condivida ciò a cui non riesce quasi a credere. Dai un occhio tu stesso qui.
Sono principalmente 3 i fattori che hanno fatto sì che il FOOH esplodesse in questi ultimi anni:
Il FOOH unisce tutto questo in un unico formato immediato, dinamico e perfetto per brand storytelling.
Realizzare un contenuto fake out of home professionale non significa solo aggiungere un elemento CGI a un video: serve un mix bilanciato di strategia, creatività ed esecuzione tecnica. Ecco le fasi principali per dare vita a un FOOH davvero efficace.
Tutto parte da un’idea forte: un oggetto fuori scala, un’azione impossibile o una scena surreale ambientata in un luogo però riconoscibile. L’obiettivo è sorprendere lo spettatore nei primi secondi. Prima di procedere, l’idea va validata dal punto di vista:
La location è un elemento chiave nel FOOH: deve essere coerente con il concept e facilmente integrabile con la CGI. È inoltre fondamentale gestire correttamente:
Molti video virali vengono girati in luoghi iconici: piazze, stazioni, skyline, strade molto frequentate. Ma si può ottenere un ottimo risultato anche con spazi più semplici.
Durante le riprese è essenziale mantenere condizioni ottimali per la futura integrazione degli elementi 3D. In particolare:
Attenzione anche all’interfaccia dei social: nei FOOH destinati a Instagram o TikTok è utile tenere in considerazione dove appariranno pulsanti come like, comment, share.
A questo punto avviene la trasformazione: il prodotto reale diventa un elemento digitale perfettamente integrato nella scena. La fase include:
È importante evitare animazioni troppo complesse che renderebbero il risultato poco credibile o eccessivamente “AI generated”. Noi di Ophir Studio siamo specializzati nella modellazione 3D di prodotti, scopri di più nella pagina dedicata al nostro servizio di visualizzazione 3D di prodotti.
Gli ultimi ritocchi determinano la qualità del risultato. La finalizzazione comprende:
Quando tutto è integrato correttamente, il video sembra girato dal vivo… anche se non lo è.
Ecco alcuni dei casi più famosi che hanno reso il FOOH un trend globale. Se vuoi vedere altri strepitosi casi studi, visita la più grande e curata libreria di FOOH a questo link.
Uno degli esempi più iconici di FOOH è quello firmato Maybelline: un enorme scovolino di mascara appare sopra un autobus o un vagone della metropolitana e si muove davvero, applicando il prodotto sulle superfici del mezzo come se fossero ciglia umane. Leggi cosa ha scritto su LinkedIn il direttore creativo della prima campagna FOOH di Maybelline riguardo all’utilizzo di questo formato.

The North Face e Havaianas hanno scelto il FOOH per reinterpretare la propria identità outdoor in chiave urbana.
I video fake out of home di Prada e Marc Jacobs dimostrano come anche i brand di fascia premium stiano sfruttando il FOOH per amplificare creatività, storytelling e desiderabilità del prodotto.
Integrare il FOOH (Fake Out Of Home) nella tua strategia di content marketing può aumentare visibilità, engagement e posizionamento del brand sui social. Ecco i motivi principali per cui sempre più aziende stanno adottando questo formato.
I contenuti FOOH sono progettati per sorprendere e generare un forte effetto wow. Questo li rende altamente condivisibili, perfetti per ottenere reach organica e ideali per campagne virali su TikTok, Instagram e YouTube. Il risultato? Un aumento immediato della visibilità del brand.
Il fake out of home advertising elimina i costi per l’affitto di spazi pubblicitari fisici, per la produzione di installazioni reali e quelli previsti dalla logistica complessa delle campagne outdoor. Con la CGI puoi simulare campagne spettacolari a una frazione del costo.
Il FOOH permette di creare ciò che nella realtà sarebbe impossibile, come oggetti fuori scala, prodotti che interagiscono con edifici o città, e scene spettacolari e surreali. È uno dei pochi formati che unisce storytelling, intrattenimento e branding senza limiti creativi.
Il formato FOOH nasce per i social, caratterizzato quindi da un orientamento verticale 9:16, da una durata tipicamente breve e con un impatto immediato. Gli algoritmi premiano contenuti che generano attenzione nei primi secondi, e il FOOH è costruito esattamente per questo.
A differenza della pubblicità OOH fisica, che è legata a un luogo specifico, la Fake Out Of Home advertising può raggiungere utenti in qualsiasi parte del mondo e nuove audience senza particolari incrementi di budget. È perfetta per campagne di awareness su larga scala.
Integrare il FOOH nella strategia di content marketing aiuta i brand a distinguersi dai competitor, a comunicare un’identità moderna e innovativa e a posizionarsi come un player all’avanguardia nel digitale. In un mercato in cui tutti producono contenuti simili, il FOOH rompe lo schema.
Il FOOH advertising è molto più accessibile di quanto si pensi, anche per le medio-piccole imprese (PMI). A differenza delle tradizionali campagne OOH che richiedono budget elevati per affitto spazi, produzione fisica e team numerosi, il Fake Out Of Home permette di ottenere un effetto altrettanto spettacolare (se non di più) con costi nettamente inferiori. Infatti, non servono né billboard reali, né installazioni né logistica complessa: basta una buona idea creativa e la collaborazione con uno studio specializzato in CGI e compositing.
È proprio questa combinazione di impatto visivo, flessibilità e costi ridotti che rende il FOOH una soluzione ideale non solo per grandi brand, ma anche per PMI, startup e realtà emergenti che vogliono distinguersi sui social con contenuti memorabili. Con il giusto partner tecnico come Ophir Studio, anche una piccola azienda può realizzare un video FOOH capace di generare stupore e raggiungere un pubblico enorme.
FOOH significa Fake Out Of Home e indica una forma di pubblicità digitale in spazi esterni che utilizza la CGI per creare contenuti che sembrano installazioni reali, ma che in realtà esistono solo in video.
L’OOH e il DOOH si basano su spazi fisici o digitali nel mondo reale. Il FOOH, invece, ricrea queste situazioni in CGI, permettendo di simulare campagne spettacolari senza installazioni fisiche e con costi molto più bassi.
Il FOOH funziona particolarmente bene per brand che puntano su creatività, impatto visivo e forte presenza sui social. I settori che ne beneficiano di più sono: moda e luxury; beauty e cosmetica; automotive; tech e consumer electronics; food & beverage; retail e lifestyle. Non è ideale per aziende con pubblico molto tradizionale, settori altamente regolamentati o brand che richiedono un approccio più istituzionale.
Il costo per produrre un video FOOH dipende da diversi fattori, come la complessità del modello 3D da realizzare in CGI, la durata del video stesso, la location scelta e il livello di realismo richiesto.


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